Vieni a me
Vieni a me
Vieni a me
assorta nei pensieri
le mani tremolanti
un filo di respiro
un filo di respiro
senza voce
Violenza del battito
straripa nell'anima
stringi le mani
del corpo in transito
implorante perdono
Dolce oblio
di sensi impietriti
di ricordi sbiaditi
di una vita che muore
di una vita che muore
senza colore
E' l'inverno del cuore
attraversa le viscere
attraversa le viscere
un fiume di gelo
inchioda la mente
al labirinto del tempo.
Lorenzo Basile
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semplicemente splendido, il tuo "labirinto".io non so se il dolore dell'anima potrà mai divventare oblio, ma so che è catarsi la creazione, è vita. per dei momenti come questi, vale la pena anche di soffrire.
RispondiEliminaGrazie Francesca i tuoi commenti sono unici
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